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Il 2025 si chiude come un anno intenso, stimolante e profondamente significativo per ID&A ingegneria.
Un anno che conferma una visione chiara: l’ingegneria idraulica e ambientale è oggi uno dei luoghi in cui si costruisce il futuro.
Stiamo per consegnare la Valutazione di Compatibilità Idraulica della Variante al Piano degli Interventi dell’intero Comune di Rovigo, un incarico prestigioso che rappresenta un riconoscimento importante del nostro approccio rigoroso, indipendente e orientato al bene pubblico.
A questo si affiancano i Piani delle Acque di due Comuni del Veneto, vinti tramite bando, e le Valutazioni di Compatibilità Idraulica di grandi interventi urbani e produttivi a Mestre e Noale, a dimostrazione di come pianificazione, sviluppo e sicurezza possano — e debbano — dialogare.
Accanto alla progettazione, continua l’impegno nell’ingegneria forense, come CTU per il Tribunale di Venezia, e l’attività di direzione scientifica per un importante studio di consulenza di Padova attivo nel settore del recupero dei rifiuti: ambiti diversi, uniti da un unico filo conduttore, la responsabilità tecnica e civile dell’ingegnere.
Ma ID&A ingegneria non è solo progettazione.
È anche divulgazione scientifica, confronto pubblico, partecipazione ai grandi dibattiti sul rapporto tra acqua, territorio e società, talvolta accanto a divulgatori e studiosi di primo piano come Luca Mercalli, talvolta coinvolta nel dialogo critico che ha animato il recente confronto nazionale sul governo dei fiumi (con personalità del calibro del prof. Andrea Rinaldo, vincitore del cosiddetto premio Nobel per l’acqua 2023, del prof. Geografo Francesco Vallerani e dei rappresentanti dell’Ordine degli Ingegneri di Venezia).
È soprattutto l’impegno nei Contratti di Fiume, strumenti di democrazia partecipativa capaci di superare le conflittualità che spesso accompagnano le opere idrauliche, restituendo ai territori una visione condivisa. Un percorso che trova riconoscimento anche formale, con la titolarità del marchio “Contratto di Fiume”, e che guarda avanti, fino alla proposta — oggi sempre meno utopica — di una personalità giuridica per i fiumi.
Con i Piani delle Acque, ispirati a modelli virtuosi come Amsterdam Rainproof, con i Contratti di Fiume e con una progettazione sempre più integrata, anticipiamo nella pratica visioni che oggi trovano eco anche nel pensiero di Jeremy Rifkin e nel suo Planet Aqua.
Questo è il nostro modo di fare ingegneria:
concreta, scientificamente fondata, ma capace di visione.
Con l’augurio che il 2026 sia un anno di acqua governata con intelligenza, territori più resilienti e decisioni più consapevoli,
ID&A ingegneria vi ringrazia per la fiducia e continua il proprio cammino.
Ingegneria sostenibile per l’idraulica e l’ambiente.


